La stampa quotidiana e la cultura generale
per la importanza o la diffusione sua raggiunge la natura di un fatto sociale. Noi chiameremo pensiero sociale quello che diviso da tutto un popolo o
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Solo nel nostro secolo grandeggia, accanto alla rassegna o rivista, il giornale, e l'una e l'altro uccidono il libro o almeno ne restringono ogni
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pensiero. Questo scopo, che l'articolo di fondo del giornale francese o tedesco si dissimula e raggiunge indirettamente, il leading del giornale
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rivoluzionarii ed elettorali della borghesia ascendente, così oggi, a mano a mano che la cultura scende alle classi inferiori e proletarie, o queste salgono ad
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In questo, esso è essenzialmente parassitario. Il giornale riassume o recensione il libro, ricopia la rivista o l'enciclopedia, riporta il discorso
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E riferendo, naturalmente, peggiora. Così, ad esempio, il pensiero critico o la dimostrazione scientifica che nelle pagine del libro e della rivista
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indagine sperimentale o filosofica, la creazione di attitudini e di abitudini scientifiche nuove e via dicendo, l'ufficio della stampa può parere molto
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Così il procedimento mentale del giornalista è un regresso vero dinanzi a quello dello studioso; regresso che negli scrittori o nei lettori i quali
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studi sociali o di critica letteraria che starebbero egualmente bene in un libro e che, spesso, finiscono anche con l'assumere la forma del libro.
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IV. Il giornale o la vita politica.
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della capitale è l'organo del grande partito, e nasce, aumenta, si trasforma e il più spesso muore con quello; quando o non premuoreper facilitarne una
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E così, in Italia specialmente, per giudicare di un giornale, noi chiediamo innanzi tutto se esso sia ministeriale o d'opposizione, se di destra o di
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la cultura ed i gusti intellettuali o gli artificiali o di lusso non è raro né difficile il caso che un giornale — e più facilmente una rivista
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Ma è difficile che tali giornali si diffondano o durino a lungo: e, il più spesso, essi finiscono presto col fare della politica e più
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medesimi bisogni individuali, in quanto, in determinate circostanze, la vita politica è od è creduta sola o principalmente capace di soddisfarli e può
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Vi sono altri bisogni, o individuali, o d'una classe o d'un gruppo più o meno largo di persone, che divengono collettivi quando le persone o i gruppi
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classe o di partito che le passioni o le volontà politiche ne acquistano una varietà indefinita: sicché in genere noi possiamo definire come bisogno
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, sono sempre bisogni collettivi, sentiti più o meno coscientemente come tali, a seconda dello sviluppo della vita e delle funzioni dello Stato.
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sopraddette: egli è quindi proclive o ad esporre le sue opinioni politiche, se scrittore, o a compiacersi ed allarmarsi secondo che le vede sostenute o
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non farlo per parecchio tempo, la tentazione di vendere nascostamente la sua clientela, neutra, a qualche partito o passione politica diventerebbe
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Noi esamineremo più sotto, in una seconda parte del lavoro, come i giornali abbiano più vivo o più tenue questo colore politico e come l'indole loro
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raccogliersi in sé e scoprire o crearsi uno scopo della vita, conducano così sovente a disperderla nelle soddisfazioni fugaci del senso o a farne
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Si è notato spesso che sotto la penna venale del cronista il racconto d'una colpa o d'un delitto, staccato da ciò che l'aspetto di essi poteva avere
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londinesi o berlinesi. ma, certo, presso di noi e in grado più o meno notevole per tutto, la letteratura giornalistica rappresenta e diffonde, della vita
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Dal complesso di queste diverse caratteristiche noi possiamo già trarre, secondo che le une o le altre prevalgono, una prima divisione generica dei
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non sieno gl'interessi ciechi d'una classe o d'un partito politico, tali concezioni superano difficilmente l'orizzonte, già molto più vasto, ma, pur
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, come sono, per eccellenza, i giornali del proletariato, infine quelli che hanno un particolare programma politico e sono, per esempio, torys o whigs
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Non vi è né può esservi, come abbiamo dimostrato, giornale che non abbia insieme scopi di cultura e di partito: ma, secondo che l'una o l'altra di
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e in ogni parola, dal positivismo ateo di Sighele o dalla gonfia prosa di Rastignac sino alle lepidezze del giro del mondo, delizia delle “signore a
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Il pensiero dell'uomo sociale di oggi è quello del giornale che egli legge: egli — o che sia un alto funzionario dello stato nella capitale o che
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condotto ad occuparsi direttamente, come di tante altre cose, anche dei problemi o delle diverse filosofie della società.
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Ma, d'altra parte, abbiamo riscontrato nel giornale l'opera libera e cosciente di pochi e un proposito o un complesso di propositi diretti ad
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L'unità “giornale„ è quindi qualche cosa di mezzo fra l'unità “uomo„ e l'unità “folla,„ classe o partito.
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coscienze individuali ha da queste le attrattive o le ripugnanze delle virtù e dei difetti umani anche nelle cose che son fatte o dette in nome della
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Ma tanto più giustamente si parlerà d'una redazione vera quanto meno essa sarà soggetta ai gusti di uno o di pochi e quanto maggiore continuità
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C'è poi la critica della vita pubblica e sociale, fatta in base ad una filosofia politica propria, con preparazione intellettuale o morale diversa
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dissensi pericolosi ed offre facile modo a chiunque abbia interessi o abitudini o gusti particolari da difendere di nascondersi dietro le pieghe d'un
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Infine, importantissima, c'è anche la letteratura giornalistica o la parte del giornale che è di cultura e di ricreazione, diversa, secondo casi, nel
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rimedio opportuno — il restringersi continuo della propria sfera di attività, quando i giovani e i nuovi, che dovrebbero rinnuovare le file, o non
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Animo, o paurosi che rimanete di là del fiume perché pel vostro vecchio bagaglio non c'è trasbordo. Lasciatelo, alla buon'ora, e passate dietro noi
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E tale vicenda tocca egualmente ai giornali conservatori ed ai progressisti: quello che importa per essi non è essere di destra o di sinistra
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Molti generi letterari nuovi sono invece venuti in uso stabilmente nel giornale. L'articolo letterario, d'appendice o no, è, per esempio, una cosa
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interessato, o le procaci allettative d'una femmina che si vende.
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E ciò non perché gli uomini di religione non debbano, sacerdoti o no, occuparsi d'ogni altro fatto e interesse civile, come spesso dicono coloro che
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anzi nuoce, perché in essa appariscono troppo il partito preso, l'animo dello scrittore non sempre scevro di astio e d'interesse perso male, o, nel
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solo anzi è forse dato entrare arditamente per questa via, preparando gli animi al lavoro della scienza (non cattolica, nel suo contenuto formale o
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Innanzi tutto c'è qui una distinzione fondamentale da fare. Il giornalismo non è nella vita sociale una causa o fattore originario, ma solo derivato
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Noi possiamo chiamare cause o forze originarie del fatto sociale quelle che agiscono per virtù propria e senza necessità di un motivo ulteriore dello
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suoi rapporti con i progressi della democrazia; ma l'indole del lavoro e il pericolo o d'escire dal campo della ricerca speciale o di precorrere, con
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Italia, le quali attendono ancora un momento o di tumulto di animi o di quiete maggiore per insinuarsi nel pensiero e nelle mani dei giovani — mi
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Accademia della crusca
